Pubblicato - 19 maggio 2022 @ 12:08 PM (EET)

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Cisco Systems Inc. (NASDAQ:CSCO), il più grande produttore di macchine che alimentano le reti aziendali e costituiscono la spina dorsale di Internet, ha spaventato gli investitori mercoledì dopo aver generato un fatturato trimestrale inferiore alle aspettative degli analisti.

Le chiusure di COVID in Cina e la guerra in Ucraina hanno trascinato le vendite al di sotto delle stime nel terzo trimestre, facendo crollare le azioni fino al 17% nelle contrattazioni prolungate.

L'azienda ha registrato un fatturato di 12,84 miliardi di dollari rispetto alle aspettative degli analisti di 13,34 miliardi di dollari.  

Le prospettive di Cisco hanno pesato anche sui titoli di altre società di rete, infliggendo un nuovo colpo a un settore già in difficoltà.

L'azienda prevede un calo del fatturato compreso tra l'1% e il 5,5% rispetto all'anno precedente e prevede un utile per azione rettificato compreso tra 76 e 87 centesimi per il quarto trimestre fiscale. In precedenza, la società aveva previsto una crescita del 6% circa nel trimestre in corso.

Come molte altre aziende, Cisco ha dichiarato di voler tagliare i rapporti con la Russia. In una conference call con gli analisti, l'amministratore delegato Chuck Robbins ha inoltre segnalato una grave carenza di componenti nei prossimi trimestri, citando le chiusure di Covid-19 in Cina.

L'azienda ha dichiarato che l'interruzione delle attività in Russia ridurrà i ricavi di 200 milioni di dollari, mentre storicamente le vendite in queste regioni, compresa la Bielorussia, rappresentavano l'1% del fatturato totale.  

Lespese operative sono state di 62 milioni di dollari per il trimestre e hanno aggiunto 5 milioni di dollari ai costi di vendita di Cisco.

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ORA COSA

Nel complesso, i numeri di Cisco non hanno mostrato agli investitori molte prove di crescita. Sebbene il gigante del networking abbia fatto qualche minimo progresso sul fronte dell'utile netto, gli utili rettificati di 0,87 dollari sono aumentati solo del 5% rispetto all'anno precedente.

Robbins ha insistito sul fatto che la domanda di tecnologia Cisco rimane forte, mentre il responsabile finanziario Scott Herren ha affermato che le indicazioni di Cisco non suggeriscono alcun cambiamento nella domanda e rispecchiano strettamente i limiti dell'offerta.

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L'analista David Heger di Edward D. Jones & Co. ha affermato che, in assenza di segnali di un reale rallentamento degli ordini, Wall Street potrebbe reagire in modo eccessivo ai numeri di Cisco.

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Dall'inizio dell'anno, le azioni Cisco sono scese del 23%, mentre l'S&P 500 ha perso circa il 18% nello stesso periodo.